“Dovete stare a casa” “C’è ancora troppa gente che esce”: gli slogan #restoacasisti smentiti da Google

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“Dovete stare a casa” “C’è ancora troppa gente che esce”: gli slogan #restoacasisti smentiti da Google

Google, tramite i Community Mobility Reports, ha tracciato nel tempo le tendenze dei movimenti per area geografica. Ne è emerso che gli italiani hanno fatto meglio (in termini di compliance con il lockdown) anche di britannici, francese, austriaci, americani e tanti altri.

“Dovete stare a casa” “C’è ancora troppa gente che esce”. Queste, e tante altre, sono le frasi che continuiamo a sentirci ripetere da oltre un mese. La politica, il governo, le regioni, i media e benpensanti vari hanno già trovato il “colpevole”, il “capro espiatorio” a cui addossare la colpa delle migliaia di contagi e decessi causati dal Coronavirus: i cittadini che non rispettano le regole.

Quindi, se dopo oltre un mese di lockdown i contagi continuano ad essere nell’ordine delle migliaia al giorno ed i decessi giornalieri non diminuiscono come dovrebbero, la “colpa” è degli Italiani che non rispettano le regole. Non certo di chi doveva proteggere gli anziani e non è stato in grado di farlo, permettendo il dilagare del virus nelle RSA. Non di chi doveva proteggere medici, infermieri e personale sanitario, fornendo loro materiale protettivo e non è stato in grado di farlo. Non di chi aveva come unico compito quello di agevolare la produzione di mascherine e di kit per i test. La “colpa” è di chi continua ad uscire, infischiandosene delle regole, mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri. La colpa è dell’italiano, anarchico ed incapace di rispettare le regole per natura.

Ma è davvero così? Davvero gli italiani continuano ad uscire in massa, affollare parchi, strade, spiagge e autostrade in direzione del mare?

Google, tramite i Community Mobility Reports, ha tracciato nel tempo le tendenze dei movimenti per area geografica, attraverso diverse categorie, come negozi e attività ricreative, negozi di generi alimentari e farmacie, parchi e luoghi pubblici, uffici e tanto altro. Google fornisce questi dati per ogni paese. Per capire se gli italiani sono davvero così indisciplinati e continuano imperterriti a violare gli arresti domiciliari a cui sono sottoposti da oltre un mese, basta controllare il report a questo link.

Basta confrontare questi dati con quelli della Germania per vedere che la realtà è un’altra. Gli italiani sono quelli che meno di tutti si stanno muovendo. Gli spostamenti verso i negozi sono diminuiti del 86%, contro il 56% della Germania. Quelli verso i supermercati segnano -42%, mentre in Germania non vi sono differenze rispetto alla situazione pre-lockdown. E così per tutto il resto: -83% per i parchi, con la Germania che addirittura vede un incremento del 35%; -78% per le stazioni di transito (del trasporto pubblico) contro il -48% tedesco. E ancora, gli spostamenti verso i luoghi di lavoro sono diminuiti del 62% in Italia e solo del 29% in Germania.

Dati Google
Dati Google

Gli italiani hanno fatto meglio (in termini di compliance con il lockdown) anche di britannici, francese, austriaci, americani e tanti altri. Solo i numeri spagnoli sono simili, ma pur sempre inferiori, a quelli italiani.

Insomma, gli italiani hanno dimostrato ancora una volta, di essere seri, rispettosi e ligi al dovere. Hanno fatto la loro parte, rispettando le regole, e continueranno a farlo. E non saranno più disposti ad accettare patetiche scuse e vili accuse nei loro confronti, da chi non è stato in grado di fare ciò che gli spettava.

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