In questi giorni la notizia principale che affolla i notiziari ed i giornali riguarda la protesta dei pastori sardi. Fiumi di latte riversati sulle strade, sversati giù dai cavalcavia delle autostrade e minacce di bloccare i mezzi che trasportano il latte, sono le principali armi della contestazione del Movimento dei Pastori che cavalca la protesta. Sono atti estremi, perché nessuno vuol vedere il frutto del proprio lavoro gettato così: in quei gesti non si può non vedere una richiesta d’aiuto da parte di chi non ha riconosciuta la propria fatica. Ma a cosa è dovuta questa improvvisa rabbia?